Port Charlotte
Il Real Deal è affollato. Tra qualche sperduto turista ed i clienti abituali, i tavoli sono tutti occupati e la cucina messa a dura prova. Fortunatamente le scorte di Birra Rossa non sono mai state così ben fornite -anche grazie ad un suo intervento nel laboratorio di distillazione- e i biscotti di Edie fanno il resto.Lui è seduto al tavolo dei Domes, quello nell'angolo più discreto e lontano dal chiasso dell'holobiliardo e dalla holotv, adesso settata sul canale della musica non stop. E' seduto su una sedia accanto al muro, il busto piegato ad arco e il volto riverso sul tavolo, tra le braccia incrociate. La chioma ribelle gli nasconde il volto in un rivolo di onde castane che scivolano a sfiorarne il collo.
Qualche tavolo più in là, circondato dai cadaveri di parecchi boccali vuoti, un tale sta riverso più o meno allo stesso modo, in preda ad allucinazioni psichedeliche che gli hanno dipinto un sorriso fottutamente felice sulla faccia, impedendogli di connettere con la realtà delle cose.Lui è in preda all'alcool. Le allucinazioni sono così tenui e fuggevoli che quasi non gli sembra di subirne gli effetti. Ma il fegato -e lo stomaco- stanno per rigettargli in gola gran parte della birra ingerita. La gradazione non è proprio roba da bambini.- Sei il solito stronzo, Ray.Una voce femminile. Il rimbrotto sembra macchiato da un sorriso, ed è accompagnato dallo schiocco del vetro per il bicchiere che gli appoggia sul tavolo, vicino alla mano destra.- Mmmmh.- Quanto hai scucito a quel povero idiota?- Mmmm...duescento. E paga lui il conto. E' il tuo magico intruglio?- Non che tu lo meriti. Prima o poi qualcuno ti romperà di nuovo il naso.- Che colpa ne ho io se quello non regge la nostra Birra? Ha iniziato lui.Si giustifica come un bambino recalcitrante, sollevando pianissimo la testa. Risale la figura della ragazza ad occhi stretti e labbra serrate da una smorfia di cauto disappunto. Tamburi inclementi gli rullano in testa, tra le tempie.- Jesus. Credo vomiterò per i prossimi due mesi.- Mica te l'ha ordinato il dottore di fare a gara a chi reggeva di più.- No. Ma è un sacco divertente guardarli cedere.